“La sicurezza digitale è una catena complessa di molti elementi, e l'anello umano è sicuramente il più debole” Antonio Forzieri – Symantec.
Nell’era in cui ogni accesso digitale è protetto da una password, è bene fare attenzione a come sceglierla, senza farsi ingannare dalla fretta o dalla pigrizia:
- Non usare password banali come per esempio una sequenza numerica “123456”;
- Utilizzare minimo otto caratteri;
- Utilizzare la combinazione di lettere e cifre che, possibilmente non si riferiscano alla propria vita e che non siano facilmente rintracciabili (date di nascita, matrimonio o altri eventi); inserire segni di interpunzione (quando è consentito);
- Non ripetere lo stesso carattere; cercare combinazioni con almeno 5 lettere e 3 cifre diverse; se possibile, alternare lettere maiuscole a lettere minuscole, purchè il sistema sia case-sensitive;
- Non usare il proprio nome, quello di un familiare o del proprio animale domestico;
- Non usare il nickname;
- Non usare nomi di qualcosa che riguardi la nostra sfera personale: hobby, sport preferito, codice fiscale, marca o targa della macchina di proprietà;
- Non usare sempre la stessa password ma diversificarle magari aggiungendo un suffisso o un prefisso che ne ricordi l’uso (per es. “cellulare” diventa “cellulareeb” se è la password di eBay).
- Non lasciare in vista foglietti con la password o permettere a qualcuno di intuirla mentre la si digita;
- Se possibile, modificare spesso la password (ogni tre mesi circa)
E per renderla facile da ricordare ma difficile da rintracciare?
“Un trucco può essere quello di usare una frase di senso compiuto, o un brano di una poesia che conosciamo a memoria, e di cambiare alcuni caratteri alfabetici con quelli numerici, magari aggiungendo punti esclamativi o interrogativi da qualche parte”. Ad esempio, si possono trasformare le “i” in “1”, o le “o” in “0”.
Fonte: La Stampa
Ramella FrancoImpianti elettrici e sistemi di sicurezza
Ivrea (Torino)
www.ramellafranco.it
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